La PSICOSOMATICA è quella parte della medicina che riconduce il disturbo organico ad un origine psicologica, se non è accertata una lesione o una disfunzione funzionale.
Ogni individuo è unità di mente e di corpo, in altri termini la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio.
Nella visione psicosomatica, un sintomo rappresenta un messaggio che non può essere comunicato in altro modo, infatti ci sono differenti modi di soffrire, di ammalarsi e di “scegliere” l’organo più idoneo a raccontare il malessere inconscio.
La malattia ha un linguaggio tutto da interpretare: il forte mal di pancia del bambino che non vuole andare a scuola, l’attacco d’asma per la nascita di un fratellino, il mal di testa per la rabbia che non viene espressa, il bruciore di stomaco perché costretti a mandar giù una situazione inaccettabile…, dietro ogni malattia c’è un linguaggio simbolico.
Una terapia psicosomatica è efficace quando agisce non sul sintomo, ma sulla causa scatenante, unica ed originale per ciascun malato.
LE FASI DI UN ESAME PSICOSOMATICO
- Primo colloquio anamnestico-psicosomatico
- Apertura cartella clinica
- Somministrazione di test psicologici
- Ipotesi di diagnosi
- Colloquio di restituzione con consigli di scelta terapeutica (tecniche di distensione muscolare, di respirazione…)
- Obiettivo: Aiutare il paziente ad essere consapevole del valore simbolico della sua malattia con conseguente riduzione dello stress e facilitare l’apprendimento di tecniche di autocura.
- Frequenza sedute: settimanale, in una prima fase, poi quindicinali. Possibilità concordata di controllo mensile, a risoluzione sintomatologia.